Come non tutti sanno, esistono in natura più tipi di tartufo e tutti diversi gli uni con gli altri: ecco allora che non esiste ” una stagione del tartufo”, ma troviamo diversi periodi dell’ anno in cui è possibile la raccolta delle diverse specialità del tuber: tartufo bianco, tartufo nero pregiato, tartufo bianchetto, tartufo brumale, tartufo scorzone e tartufo uncinatum.
Esistono quindi varie tipologie di tartufi, alcune più conosciute e considerate di maggior pregio (spesso caratterizzate di un prezzo di acquisto più alto) ed altre più legate alle tradizioni culinarie locali o regionali.
Il tartufo è comunque un prodotto della natura disponibile in quantità molto limitate e variabili di anno in anno.
Tartufo Bianco o Trifola: Fine settembre/ inizio ottobre circa fino alla fine di dicembre – inizio gennaio
Tartufo Nero pregiato: dal 15 Novembre al 15 Marzo
Tartufo Bianchetto o marzuolo: dal 15 Gennaio fino al 30 Aprile circa
Tartufo Nero estivo o scorzone: dal 1 Giugno al 31 Agosto
Tartufo nero d’inverno o Brumale: dal 1 Gennaio al 15 Marzo
Tartufo nero Uncinatum: Fine settembre/ inizio ottobre circa fino alla fine di dicembre
Il tesserino per la raccolta del tartufo ha validità nazionale, ma, come ben si sa ogni regione ha un proprio calendario di raccolta, che è bene tener presente in caso di trasferte.
Per conoscere i giorni e orari di apertura per la raccolta dei tartufi nella tua regione, basta rivolgersi all’ ufficio regionale che mette a disposizione calendari completi per i cittadini che provvisti di tesserini vogliono cimentarsi nell’ impresa.
La vendita dei tartufi segue e rispetta quindi i calendari stanziati dalle varie regioni italiane che regalano e disciplinano sia la coglitura che la commercializzazione di questo lussuoso prodotto della terra
Raccogliere il tartufo fuori stagione è illegale, oltre che controproducente. I tartufi immaturi non si vendono, o si vendono male, e si rischiano multe salatissime che vanno circa da 2.000 € fino a 20.000 €.
L’insieme delle leggi che regolano la ricerca, la raccolta e la vendita del tartufo sono così severe proprio per tutelarne qualità e crescita, così sensibili ai cambiamenti della terra. Il tartufo infatti, per formarsi spontaneamente, deve superare numerosi ostacoli naturali. Può maturare precocemente e affiorare dal terreno (fiorone) o rimanere a uno stato embrionale a causa di un clima eccessivamente sfavorevole. Se interviene la mano di un cavatore inesperto ad alterare il suo delicato ciclo di crescita, può compromettere seriamente il tartufo e la sua zona di raccolta.