GLI ERRORI DA EVITARE PER DEGUSTARE IL TARTUFO FRESCO

Il tartufo è un cibo molto delicato e allo stesso tempo molto costoso ( soprattutto alcuni tipi di tartufi) ed ecco il motivo per il quale ogni tipo di cura e attenzione è necessaria perché la sua conservazione e il suo consumo avvenga al meglio.
Non utilizzatelo freddo: toglietelo dal frigo un’ora prima di servirlo. Una volta raggiunta la temperatura ambiente sprigionerà tutti i suoi profumi soprattutto se affettato prima di essere servito. Questo, permetterà al suo inconfondibile aroma di esser ancor più esaltato, una volta a contatto con il calore delle pietanze con cui si accompagna. Non lavatelo o maneggiatelo troppo: raccomandazione importante ma del tutto comprensibile. Si tratta di un fungo, infatti, che soffre l’umidità, ragion per cui è consigliabile esporlo il meno possibile a determinati stress. Per pulirlo, ad esempio, non mettetelo sotto l’acqua come fareste con un comune ortaggio. Uno spazzolino morbido andrà più che bene! Avendo cura di non sfregarlo troppo energicamente per non romperlo. In fin dei conti parliamo di un fungo composto per l’80% di acqua, le cui ineguagliabili proprietà finirebbero compromesse se eccessivamente danneggiato.Non abbandonatelo in frigorifero: Il tartufo è un prodotto deperibile, ricordate sempre che la vita anche del miglior prodotto, non supera le due settimane. Evitate quindi di conservarlo in frigo troppo, per poi non trovarvi con un prodotto andato a male. Inoltre, particolare non meno rilevante, il tartufo fa registrare un fisiologico calo ponderale, tale che il suo peso possa diminuire anche considerevolmente con il trascorrere del giorno. Anche relativamente alla sua conservazione in frigo, poi, è necessario osservare alcune importanti norme: prima di tutto abbiate cura di avvolgerlo sempre con carta traspirante, prima di riporlo in un contenitore, preferibilmente di vetro, in modo che il suo profumo conservi al massimo la sua fragranza, evitando che lo stesso si mischi con altri cento alimenti e finisca per tappezzare l’intera casa. Importante la carta e non meno il cambiarla quotidianamente, combattendo così l’umidità che rischierebbe di farlo ammuffire.
immagine che suggerisce come degustare il tartufo

ALTRI ERRORI DA EVITARE

Non lavatelo o maneggiatelo troppo: raccomandazione importante ma del tutto comprensibile. Si tratta di un fungo, infatti, che soffre l’umidità, ragion per cui è consigliabile esporlo il meno possibile a determinati stress. Per pulirlo, ad esempio, non mettetelo sotto l’acqua come fareste con un comune ortaggio. Uno spazzolino morbido andrà più che bene! Avendo cura di non sfregarlo troppo energicamente per non romperlo. In fin dei conti parliamo di un fungo composto per l’80% di acqua, le cui ineguagliabili proprietà finirebbero compromesse se eccessivamente danneggiato.Non abbandonatelo in frigorifero: Il tartufo è un prodotto deperibile, ricordate sempre che la vita anche del miglior prodotto, non supera le due settimane. Evitate quindi di conservarlo in frigo troppo, per poi non trovarvi con un prodotto andato a male. Inoltre, particolare non meno rilevante, il tartufo fa registrare un fisiologico calo ponderale, tale che il suo peso possa diminuire anche considerevolmente con il trascorrere del giorno. Anche relativamente alla sua conservazione in frigo, poi, è necessario osservare alcune importanti norme: prima di tutto abbiate cura di avvolgerlo sempre con carta traspirante, prima di riporlo in un contenitore, preferibilmente di vetro, in modo che il suo profumo conservi al massimo la sua fragranza, evitando che lo stesso si mischi con altri cento alimenti e finisca per tappezzare l’intera casa. Importante la carta e non meno il cambiarla quotidianamente, combattendo così l’umidità che rischierebbe di farlo ammuffire.
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